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8 Novembre 2024

Disegno di legge di bilancio per il 2025

La sintesi della memoria Svimez sul Disegno di legge di bilancio per il 2025

Il Mezzogiorno nel disegno di legge di bilancio 2025

L’Art. 72 (comma 1) prevede l’abrogazione della misura di parziale decontribuzione a favore delle imprese private che operano nel Mezzogiorno (Decontribuzione Sud). L’agevolazione consiste in un esonero parziale dei contributi sociali dovuti dai datori di lavoro, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, sia esistenti che di nuova attivazione, con l’esclusione delle imprese dei settori finanziario e agricolo e dei datori di lavoro domestico. L’agevolazione avrebbe comportato uno “sconto” pari al 30% fino al 31 dicembre 2025, che si sarebbe gradualmente ridotto negli anni successivi (20% per il biennio 2026-2027 e 10% per il 2028-2029).

Una quota delle risorse accantonate con l’abrogazione della Decontribuzione Sud confluisce in un Fondo per nuovi interventi nel Mezzogiorno finalizzati a ridurre il divario occupazionale rispetto al resto del Paese e rafforzare lo sviluppo dell’attività imprenditoriale (Art. 72, comma 3).

Viene prorogato al 2025 il credito d’imposta nella Zes Unica con riferimento a investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, con un limite di spesa pari a 1,6 miliardi per il 2025 (Art 77).

Vengono infine incrementati i limiti di spesa dei bonus giovani, donne e Zes Unica Mezzogiorno introdotti dal Decreto coesione (D.L. n. 60/2024) per finanziare uno sgravio dei contributi a carico dei datori di lavoro privati operanti nella Zes Unica per le assunzioni effettuate tra settembre 2024 e dicembre 2025.

Gli effetti finanziari nel triennio 2025-2027

La Decontribuzione Sud ha comportato una spesa pari a 3 miliardi di euro nel 2021, 3,3 nel 2022 e 3,6 nel 2023, raggiungendo una platea di 1,2, 1,4 e 1,5 milioni di lavoratori nei tre anni. L’abrogazione della misura comporta minori oneri per la finanza pubblica pari a 5,9 miliardi di euro per il 2025 e a circa 4 miliardi annui nel biennio 2026-2027, e una riduzione delle entrate fiscali indotte pari a 948,2 milioni nel 2026 e 605,5 nel 2027.

Lo stanziamento sul Fondo previsto dall’Art. 72 (comma 3) è pari a 2,5 miliardi di euro nel 2025, 1 miliardo nel 2026 e 3,4 nel 2027. La dotazione del Fondo è inoltre fissata in 1,5 miliardi per il 2028 e 750 milioni per il 2029.

Le somme stanziate per lo sgravio contributivo per le assunzioni nella Zes Unica sono pari a 68,9 milioni per il 2025, 73,5 milioni per il 2026 e 28,7 milioni per il 2027. Come per la Decontribuzione Sud, vanno considerati anche gli effetti fiscali indotti (in questo caso positivi) pari a 0,8 milioni di euro nel 2025, 43 milioni nel 2026, 5,8 nel 2027 e 6,6 nel 2028.

Complessivamente, nel triennio 2025-2027, le risorse destinate a misure specifiche per il Mezzogiorno dovrebbero ridursi di 5,3 miliardi di euro.

Disegno di legge di Bilancio 2025: Misure specifiche per il Mezzogiorno (milioni di euro)

202520262027
Decontribuzione Sud-5.902,3-3.993,9-4.053,8
Fondo interventi per il Mezzogiorno2.450,01.000,03.400,0
Credito di imposta Zes Unica1.600,0
Sgravio contributivo neo-assunti Zes Unica68,973,528,7
Saldo complessivo-1.783,4-2.920,4-625,1

Fonte: Relazione tecnica ddl di Bilancio 2025.

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