
Dalla ricerca SVIMEZ “Donne, giovani e Sud, il lavoro povero e precario aggrava la questione salariale”, emerge come a livello nazionale si siano ridotte le occasioni di lavoro stabile a fronte di un aumento della precarietà nel mercato del lavoro. Allo stesso tempo si segnalano significative asimmetrie di genere e territoriali.
Il divario di genere è una questione nazionale ma appare sensibilmente più ampio al Sud: nel 2020 il tasso di occupazione femminile è di 24 punti inferiore a quello maschile (a fronte dei 15 punti del Centro-Nord).
Anche la stagnazione salariale è una questione nazionale. La “questione salariale” determina conseguenze più rilevanti sulle condizioni sociali e si riverbera con maggiore intensità sulle dinamiche macroeconomiche soprattutto al Sud.
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