
Avviati i lavori del Comitato Scientifico dell’Osservatorio economico sulle ZES e sulle iniziative di sviluppo delle aree portuali, promosso dall’Assoporti e dalla SVIMEZ. Ne fanno parte il Presidente dell’AdSP del Mar Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi, il Presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito, il Presidente dell’AdSP del Mar Jonio Sergio Prete, il Presidente della SVIMEZ Adriano Giannola, il Professor Ennio Forte e il dirigente SVIMEZ Delio Miotti. Tra i temi trattati: lo stato delle ZES e le difficoltà del loro decollo ripresa sia nel segno del Sud. Sulle ZES, in particolare, il Comitato si è soffermato sul quadrilatero Napoli Bari Taranto e Gioia Tauro, un’area strategica con quattro zone economiche speciali, quattro retroporti dove vivono e operano 12 milioni di persone, http://www.assoporti.it.
Su questo tema specifico si è soffermato il Presidente SVIMEZ Adriano Gíannola in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. Giannola teme che dopo la pandemia ci sarà un’Italia disorientata e con un grande equivoco a far da sfondo alla ripresa: si penserà che tutto, automaticamente, sarà diverso. E migliore. Il Presidente SVIMEZ teme che il pericolo maggiore sia riscoprirci più divisi e lontani di prima, ognuno arroccato sulle proprie posizioni. “Questa esperienza sta promuovendo nuove forme di centralismo, ma abbiamo sentito parlare di una Costituente a Milano. E questo mi fa pensare che, lungi da varare percorsi di convergenza e riduzione delle disuguaglianze territoriali, riprenderemo da dove abbiamo lasciato: la centralità del Nord, la Mitteleuropa, la frontiera settentrionale e via dicendo. Perché la Costituente non possiamo farla a Napoli o Palermo”.
Nota Comitato Scientifico Osservatorio ZES e aree portuali, in base accordo Assoporti SVIMEZ