Il numero si apre con il saggio di Francesco Sprovieri sul “decreto-coesione”; seguono gli scritti di Alessandro Albanese Ginammi e Donatella Radicchi, relativi all’integrazione delle questioni ambientali e sociali nelle strategie d’impresa; di Roberto Gallia, sul governo del territorio al tempo dell’autonomia differenziata; di Nicola Parmentola, sui conti consolidati della spesa pubblica. Ci sono, poi, una serie di lavori dedicati a temi ‘verdi’ e relativi al settore agricolo: quello di Luigi Fiorentino, dedicato al ruolo degli spazi verdi pubblici in chiave di potenziamento della biodiversità italiana e mediterranea e di promozione dell’adattamento ai cambiamenti climatici; quello di Cristina Zerbinati, che si sofferma sugli effetti della riforma della PAC 2023-2027 nel nostro Paese; mentre Remigio Graziani affronta la questione del contratto di rete nel settore dell’agricoltura. Sempre in tema ‘agricolo’, ma con un’angolazione storica, Alessandro Santini si sofferma su Francesco Saverio Nitti e la Scuola Superiore d’Agricoltura di Portici. Chiudono il fascicolo i lavori di Roberta Aurilia e Giacomo Di Gennaro, relativo al controllo delle aste giudiziarie nel napoletano, e lo scritto di Gian Paolo Manzella, con cui si avvia una ricostruzione storica della politica industriale europea.
Fascicolo 3-4/2024, settembre-dicembre
Questo numero doppio si apre con il saggio di Tommaso Edoardo Frosini sul “concetto giuridico” di Mezzogiorno. A seguire, lo…