È stato pubblicato il nuovo Booklet Economia – Previsioni realizzato da Assolombarda su dati elaborati da Svimez e REF Ricerche. Il quadro congiunturale, condizionato da tensioni geopolitiche e barriere commerciali crescenti, porta a una revisione al ribasso della crescita lombarda per il 2025: il Pil è stimato a +0,5% (dal +0,6% di luglio), in linea con l’andamento nazionale. La dinamica moderata dei servizi e dei consumi pesa sulle prospettive, mentre l’industria mostra segnali migliori del previsto, pur in un contesto di forte incertezza legata ai dazi e alla svalutazione del dollaro. Per il 2026 è attesa una lieve accelerazione (+0,8%), sostenuta da consumi, servizi e dagli investimenti del PNRR.
Le stime per il quadrilatero Assolombarda (Milano, Monza Brianza, Lodi, Pavia) restano sopra la media regionale, con un Pil previsto a +0,8% nel 2025 e +1,1% nel 2026, seppur rivisto rispetto a luglio. Nel confronto europeo, Lombardia e Italia crescono meno della media dell’area euro e restano distanti dalle regioni benchmark, come la Cataluña che corre oltre il 2%.
Sul fronte occupazionale, la Lombardia mantiene livelli molto elevati: tasso di disoccupazione al minimo storico (3,1%) e aumento degli occupati atteso allo 0,6% nel 2025 e all’1,4% nel 2026.
A livello territoriale, Milano conferma performance superiori alla media regionale (+1,0% nel 2025 e +1,2% nel 2026), pur con una revisione dovuta al rallentamento dei servizi. Monza Brianza risente della forte esposizione internazionale della sua manifattura e cresce meno della media (+0,3% nel 2025). A Lodi pesa il calo dell’export e si prevede una crescita contenuta (+0,4%). Pavia mostra invece segnali migliori delle attese grazie a una minore dipendenza dall’export industriale (+0,4% nel 2025 e +0,9% nel 2026).

